Dr. Manca Gianluigi
Il Dr. Gianluigi Manca si è laureato in medicina e chirurgia presso l'università degli Studi di Milano nel 1985 e specializzato in psichiatria dal 1989.
Dal 1980 al 1989 presso la prima clinica psichiatrica dell'università degli Studi di Milano svolge attività di ricerca nell'ambito della medicina psicosomatica e dei correlati psichiatrici dell'aids in collaborazione con la prima clinica di malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano.
Nei primi anni 90 frequenta il centro per la riabilitazione delle psicosi dell'unità operativa di psichiatria di Rhò occupandosi della riabilitazione di giovani pazienti schizofrenici secondo tecniche cognitivo comportamentali.
Nell'ottobre del 1988 inizia a lavorare per il Servizio Sanitario Nazionale dapprima presso l'ex ospedale psichiatrico Antonini di Limbiate, poi presso l'Ospedale di Garbagnate Milanese, l'Ospedale San Paolo di Milano, infine presso l'Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. In questi anni svolge attività di psichiatra sia ambulatoriale che in reparto psichiatrico ospedaliero, accumulando una esperienza molto vasta come psichiatra clinico. Contemporaneamente svolge attività libero professionale come psichiatra e psicanalista.
La formazione come psicoanalista avviene presso il Centro Studi di Psicoterapia Psicopedagogia e Metodologia Istituzionale di via Ariosto 6 a Milano diretto dal dottor Milton Monteverde.
È inoltre docente presso la scuola di psicoterapia psicanalitica di Ravenna diretta dal dottor Giovanni Pieralisi, scuola di specializzazione in psicoanalisi per medici e psicologi accreditata presso il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca.
È consulente psichiatra presso il Tribunale di Milano.
La caratteristica professionale fondamentale del Dottor Manca è quella di unire la professionalità psichiatrica ad una lunga formazione e pratica psicanalitica, non limitandosi mai ad una diagnosi e alla somministrazione di una terapia farmacologica ma accogliendo in modo empatico il paziente, stabilendo una relazione terapeutica che conduca alla comprensione del mondo interno del paziente stesso e delle sue modalità relazionali.
